Il ciclo si articola oggi in undici riquadri (il mese di marzo è andato perduto durante un incendio). Sono descritte con dovizia di particolari le varie occupazioni signorili e contadine che caratterizzavano ciascun mese. Sono evidenti le attività dei nobili, le attività dell'agricoltura e della pastorizia, con un continuo intreccio tra mondo cavalleresco e mondo quotidiano.
Viene prestata molta attenzione al succedersi delle stagioni: il paesaggio invernale spoglio e imbiancato dalla neve diventa rigoglioso di vegetazione in primavera, i raccolti estivi segnano l'apice dell'attività agricola, mentre gli alberi nel mese di novembre sono circondati dalle foglie secche cadute sul terreno. La cura dei particolari ritorna nella descrizione delle vesti, l'abbigliamento infatti permette di riconoscere i caratteri tipici della moda del tempo: per i nobili gli abiti sono ricchi di colori, mentre molto più semplici e pratici sono quelli delle classi umili, rappresentate sempre al lavoro.
I bambini sono stati coinvolti in una "caccia al tesoro iconografica" molto particolare che li ha portati a riflettere nel dettaglio sulla diversità delle abitazioni, sulla ciclicità del tempo e su lavori del passato.
Un particolare del periodo vendemmiale, raccolta e pigiatura dell'uva
Particolare di gennaio: il gioco con le palle di neve rappresentato per la prima volta nella storia dell'arte.
